domenica 9 ottobre 2005
STOP Centrali a combustibile fossile! A CAIRO non sa da fare…
Nel 2004 i ministeri delle Attività Produttive e dell’Ambiente hanno pubblicato lo schema di Piano Nazionale di allocazione delle emissioni di gas a effetto serra. Si tratta di uno strumento previsto dalla direttiva 2203/87/CE, per mettere ogni paese nelle condizioni di attuare le indicazioni contenute nel Protocollo di Kyoto per fronteggiare il riscaldamento solare. Nella revisione del Piano, la distanza del nostro Paese dall’obbiettivo previsto dal Protocollo di Kyoto è del 134%!!! Dal 1990 al 2010 si prevede un aumento delle emissioni totali del 12,3%; anziché diminuire investendo in tecnologie più “pulite” e moderne, perché si vuole continuare a investire sul Co2?
E la Commissione Europea cosa ne pensa? La Commissione nel maggio 2004 auspicava un maggiore impegno degli stati membri per conseguire gli obbiettivi del 2010 ovvero un consumo di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili pari al 22%; E l’Italia? Il nostro Paese nel 2001 ha prodotto solo il 6% da fonti energetiche rinnovabili contro il 40% petrolio, 23% gas naturale, il restante combustibili fossili.
Carbone anche in Val Bormida, altri fumi? Staremo a vedere, in realtà l’Enel circa 20 anni fa era interessata ad un altro progetto per la valle: l’idroelettrico (vedi LaStampa del 25/5/1984, Con un salto d’acqua energia pulita di Ivo Pastorino). L’Enel quando entrò in possesso del Lago di Osiglia e di tutti gli altri impianti ex Falk (Millesimo, Cairo e Spigno) aveva effettuato studi ambientali sull’area e ipotizzato la possibilità reale di poter dar vita a un “salto” d’acqua capace di alimentare un impianto di buona potenza (svilupperebbe energia elettrica in grado di servire una città di 50000 abitanti). Per realizzare il salto sarebbe sufficiente costruire, nella zona in pendenza tra Osiglia e Millesimo, una condotta sotterranea forzata.
Quali sono allora i reali interessi che ci spingono ad investire ancora su centrali ormai obsolete invece di dirottare i nostri sforzi su progetti innovativi in sintonia con le direttive UE? Secondo l’ultimo rapporto del WWF tra le 30 centrali elettriche più inquinanti al mondo 4 sono costruite in Italia, ne vogliamo aggiungere ancora una a Cairo?
Penso che la ValBormida abbia subito anche troppo in questi anni e che non debba essere ancora una volta sottoposta a “torture ambientali” per questo il 22 ottobre ci sarò anch’io a Cairo Montenotte alla manifestazione nazionale contro la costruzione di nuove centrali elettriche a combustibili fossili; spero di vedere tanti cittadini che la pensino come me poiché un futuro differente per la Valle Bormida è possibile, dipende da Noi.
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