Dopo aver visto negli ultimi anni amministrazioni regionali che si dotano di “barche blu”, presidenti provinciali che appena eletti si aumentano lo stipendio a cifre vertiginose insieme a consiglieri comunali e non, cosa c’è di male a cercare di tagliare i costi?
La sinistra si lamenta?? Ma se l’anno scorso l’amministrazione provinciale di Milano ha sovvenzionato una “manifestazione gay” con i soldi pubblici, poi è
colpa di Berlusconi se mancano i finanziamenti per cose più utili?. La situazione non è migliore qua in Liguria, infatti l’amatissimo Sindaco di Genova Pericu vorrebbe costruire una
moschea (lui la chiama riqualificazione urbana) a Cornigliano naturalmente con soldi pubblici!
Ed a Savona? Vi sono tre filoni della “sprecopoli” savonese:
Acts,
Ata e
Depuratore. La prima con i bilanci sempre in rosso, gestita più da politici che da tecnici, si butta sempre in investimenti senza senso, vedi i 25 monitor dei bus alle fermate (quanti ne funzionano oggi?) ed il progetto assolutamente inutile e dispendioso del Metrobus.
Ma è nel depuratore che si annidano le spese più inutili; infatti secondo lo Statuto la ripartizione delle spese avviene in proporzione alle quote di partecipazione al consorzio di ciascun ente locale. Quindi, in breve, ogni Comune paga non in base al reale utilizzo ma in base ai residenti, perciò i comuni turistici anche nel periodo estivo pagano comunque un prezzo più basso a discapito di comuni come Savona dove il fenomeno turistico è meno accentuato. Perché la nostra Amministrazione deve pagare anche per i turisti? Di seguito riportiamo le quote di partecipazione alla spesa per il consorzio del depuratore savonese con i relativi residenti “ufficiali” ed “estivi”.
Comune % quota spesa Residenti Residenti Estivi
Savona 52,9
65046 68000
Quiliano 5,7
7220 7200
Albisola S. 9,3
11300 13000
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