mercoledì 28 maggio 2008
I "Serenissimi" a Montichiari (BS), i commenti e le foto:
Posted on 2:56 PM by DF
Non è stata una rievocazione storica, e neppure una manifestazione folcloristica. L’amministrazione comunale di Montichiari ha patrocinato l’evento come un convegno, intitolandolo «La presa del campanile di San Marco del 9 maggio 2007». Ma non ci sono state solo le relazioni offerte in sala consiliare dall’associazione veneta «Vesta».
Ieri, a Montichiari è accaduto qualcosa di più, davanti a molti curiosi e testimoni. Alle 11, lo show è iniziato col comandante di un drappello di figuranti vestiti da militari della Serenissima ai tempi di Napoleone, che ha ordinato l’alzabandiera; e mentre una doppia scarica di fucileria riempiva l’aria, dalla piazza del municipio è stato ritirato il tricolore e al suo posto è stato innalzato lo stendardo col leone di San Marco.
Poi tre rappresentanti della giunta del sindaco Gianantonio Rosa (la vicesindaco Elena Zanola e gli assessori Massimo Gelmini e Gianluca Imperadori) hanno sfilato davanti al gruppetto armato per una sorta di «onore delle armi». Perchè tutto questo? Lo ha spiegato Maurizio Ruggiero, segretario del «Comitato celebrativo pasque veronesi», ricordando che «a Montichiari, nell’aprile 1797 ci fu l’ultima resistenza della Repubblica Veneta all’invasore francese, e il generale Antonio Maffei descrisse quella giornata nelle sue memorie».
In quelle pagine si legge che oltre tremila cittadini monteclarensi andarono incontro alle truppe veneziane accogliendole in festa, dando la loro disponibilità ad aiutare i soldati a respingere l’invasore francese comandato da Napoleone Bonaparte.
Dunque il picchetto d’onore della milizia veneta ha voluto ringraziare il Comune di Montichiari per quel gesto di due secoli fa? Forse. Di certo in piazza c’era anche una presenza un po’ inquietante: davanti al Municipio campeggiava il «tanko Marcantonio Bragadin»: il blindato dei «serenissimi» utilizzato per l’assalto al campanile di San Marco, a Venezia, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1997. Sotto i portici del Comune invece erano state sistemate due bancarelle per la vendita di libri di storia della Repubblica di Venezia.
E veniamo al convegno nella sala consiliare, che ha visto gli interventi del vicesindaco Zanola, di Diego Alberti Alberti, di Flavio Contin (uno dei serenissimi del 1997), di Davide Guiotto (delle Raixe venete), dell’avvocato dei serenissimi Lorenzo Fogliata. Rievocazione storica? Non solo. Nel sito della Serenissima leggiamo che «a fronte delle continue violazioni dei trattati internazionali da parte dell’occupante italiano, il veneto serenissimo governo il 20 luglio 2008, come già il 24 agosto 1996, con solenne atto dichiarerà, di fronte a Dio, alla storia e al popolo veneto la ricostituzione della veneta serenissima repubblica». C’è da chiedersi che cosa accadrà davvero.
Ieri, a Montichiari è accaduto qualcosa di più, davanti a molti curiosi e testimoni. Alle 11, lo show è iniziato col comandante di un drappello di figuranti vestiti da militari della Serenissima ai tempi di Napoleone, che ha ordinato l’alzabandiera; e mentre una doppia scarica di fucileria riempiva l’aria, dalla piazza del municipio è stato ritirato il tricolore e al suo posto è stato innalzato lo stendardo col leone di San Marco.
Poi tre rappresentanti della giunta del sindaco Gianantonio Rosa (la vicesindaco Elena Zanola e gli assessori Massimo Gelmini e Gianluca Imperadori) hanno sfilato davanti al gruppetto armato per una sorta di «onore delle armi». Perchè tutto questo? Lo ha spiegato Maurizio Ruggiero, segretario del «Comitato celebrativo pasque veronesi», ricordando che «a Montichiari, nell’aprile 1797 ci fu l’ultima resistenza della Repubblica Veneta all’invasore francese, e il generale Antonio Maffei descrisse quella giornata nelle sue memorie».
In quelle pagine si legge che oltre tremila cittadini monteclarensi andarono incontro alle truppe veneziane accogliendole in festa, dando la loro disponibilità ad aiutare i soldati a respingere l’invasore francese comandato da Napoleone Bonaparte.
Dunque il picchetto d’onore della milizia veneta ha voluto ringraziare il Comune di Montichiari per quel gesto di due secoli fa? Forse. Di certo in piazza c’era anche una presenza un po’ inquietante: davanti al Municipio campeggiava il «tanko Marcantonio Bragadin»: il blindato dei «serenissimi» utilizzato per l’assalto al campanile di San Marco, a Venezia, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1997. Sotto i portici del Comune invece erano state sistemate due bancarelle per la vendita di libri di storia della Repubblica di Venezia.
E veniamo al convegno nella sala consiliare, che ha visto gli interventi del vicesindaco Zanola, di Diego Alberti Alberti, di Flavio Contin (uno dei serenissimi del 1997), di Davide Guiotto (delle Raixe venete), dell’avvocato dei serenissimi Lorenzo Fogliata. Rievocazione storica? Non solo. Nel sito della Serenissima leggiamo che «a fronte delle continue violazioni dei trattati internazionali da parte dell’occupante italiano, il veneto serenissimo governo il 20 luglio 2008, come già il 24 agosto 1996, con solenne atto dichiarerà, di fronte a Dio, alla storia e al popolo veneto la ricostituzione della veneta serenissima repubblica». C’è da chiedersi che cosa accadrà davvero.
fonte: http://www.bresciaoggi.it/ultima/oggi/cronaca/Aad.htm
Le foto della giornata:
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