martedì 16 maggio 2006

Savona, ICI tassa più alta

Era già sceso in campo qualche tempo fa l’Assessore all’Economia e al Bilancio del Comune di Savona Alessandro Nofroni, per spiegare che Savona aveva un’Ici più bassa rispetto alla ben più alta media della Provincia savonese e di alcune località della riviera. E questo è senz’altro dato assicurato. Ma ai savonesi non ha fatto certo piacere i dati diffusi da un’indagine de “Il Sole 24 ore”, dove la cittadina capoluogo di Provincia si attesta ad una media di 456 euro all’anno per le famiglie, superiore rispetto ai 414 euro di Imperia, ma inferiroe ai 502 di La spezia e ai 592 di Genova. Sono 27.831 le famiglie soggette alla tasse comunali e sulla media di 811 euro all’anno l’Ici rimane quella più elevata, la Tarsu,invece, la tassa sul ritiro dei rifiuti urbani, è valutata in una media di 263 euro all’anno. La tanto discussa tassa sugl’immobili, quindi, resta il tributo comunale più consistente a carico delle famiglie savonesi ed è stata e sarà, fino al prossimo 29 maggio, uno dei temi più delicati per Savona che dovranno affrontare i quattro candidati sindaco.

domenica 14 maggio 2006

Alcuni punti del mio programma...

  • Parcheggi gratuiti ai residenti: in questi anni l’amministrazione comunale non ha pensato a costruire nuovi parcheggi bensì a rendere a pagamento anche quei pochi presenti nel centro cittadino ed in periferia. In particolare per le vie periferiche, chiedo che ai residenti sia garantito il diritto di parcheggiare senza ulteriori tassazioni (vedi parcheggio Ata di via Saredo).
  • Abolizione tassazione insegne commerciali: sarà una delle mie priorità qualora venissi eletto: perché tassare ulteriormente e, a parer mio insensatamente, quei commercianti che con le loro insegne rendono più luminosa e moderna la nostra città? Le insegne commerciali sono utilissime per rendere più luminosi, belli e vivi i nostri quartieri.
  • Riduzione I.C.I. per Legino e Zinola: Chi, dovendo acquistare un alloggio, non tiene conto della vicinanza del depuratore? Se si ipotizza un raggio di 500 mt. dal depuratore savonese, si scopre che l'area interessa circa 1000 unità abitative del valore medio di 200 milioni delle vecchie lire. I cittadini che possiedono un alloggio nella zona interessata hanno visto svalutarsi del 30% il proprio alloggio a colpa dei miasmi provocati dal depuratore. E chi risarcisce il danno economico? Su 200 milioni di lire ogni proprietario ha perso circa 60 milioni ed in totale il danno economico si aggira quindi sui 60 miliardi di lire!!!! (quasi il valore di costruzione del depuratore). Chiedo pertanto come risarcimento danni al Comune di Savona, per le zone di Via Nizza (zona mare Zinola), piazza Bernini, Via Frumento, Via Bellavista, zona 167 di Legino, N.S. del Monte e loc. Zenè una cospicua riduzione dal pagamento dell'Ici. Senza tener conto che in località Passeggi, a monte del depuratore, è stata approvata nel 2002 l'ubicazione del nuovo carcere mandamentale (circa 100000 metri cubi di volume, 200 reclusi); a cosa serve una struttura così grande? I cittadini di Legino-Zinola sono cittadini di serie B?
  • No area Sosta Camper a Zinola (vicino a complesso La Rada): motivi del nostro no ð totale assenza di analisi del bisogno, inattendibilità del piano dei ricavi previsti, non soddisfa l’interesse pubblico ed intaserebbe di veicoli uno spazio già compromesso.
  • Giù le mani dalle nostre spiagge libere: impediamo al Comune di appropriarsi della nostra spiaggia pubblica. Difendiamo i nostri spazi e chiediamo maggiori impegni per valorizzarli. Il mio progetto sarebbe quello di attrezzare le spiagge libere, a spese del Comune, come in Francia e in Spagna, con una costante assistenza riservata ai bagnanti, per garantire la sicurezza in mare e la pulizia della spiaggia.

giovedì 4 maggio 2006

Altra sconfitta per i savonesi

Ancora una volta i cittadini non vengono ascoltati da un’amministrazione sempre più lontana dai problemi legati al territorio.
E’ di questi giorni la notizia che il Comune intende andare avanti nei lavori per lo spostamento dei Bagni S. Cristoforo. Non voglio entrare nel merito dei motivi che hanno portato a questo “trasloco” poiché ce ne sarebbe troppo da dire ma sicuramente mi sembra eccessivo questo sovradimensionamento a discapito della spiaggia pubblica.
Vorrei ricordare a tutti come i savonesi abbiano già perso in questi ultimi anni parte di spiaggia libera alla foce del Letimbro dovuta ai nuovi lavori di edilizia privata e che, anche in quella occasione, la cittadinanza si era mobilitata tramite una sottoscrizione di centinaia di savonesi per salvare quella parte di spiaggia insieme alla demolizione della pista di pattinaggio ma, come sempre fu del tutto inutile. Oggi riviviamo la stessa situazione e probabilmente nulla cambierà di nuovo. Anch’io vorrei accodarmi alle richieste di fermo dei lavori di privatizzazione di un tratto di spiaggia pubblica; inoltre vorrei inserire l’idea di valorizzare maggiormente i tratti di spiaggia libera della nostra città creando spiagge attrezzate modello Francia e Spagna ed assumendo, a carico del Comune per la sola stagione estiva, bagnini per garantire la sicurezza dei bagnanti (sarebbe anche un modo furbo per trovare nuovi posti di lavoro stagionali per molti giovani). Infine leggendo il comunicato dei Verdi mi viene un leggero sorriso riferito in particolare alla sensibilità dell’Ing. Canavese ma d’altra parte non hanno specificato a cosa sia stato sempre sensibile; lascio all’immaginazione del lettore.

mercoledì 3 maggio 2006

Che fine ha fatto l’aquila savonese?

Da qualche mese pare che l’amministrazione comunale di Savona abbia deciso di cambiare lo stemma cittadino. Come tutti ben sapranno l’aquila con le ali alte è il simbolo del nostro stemma come viene naturalmente confermato anche dal sito internet del Comune di Savona all’indirizzo http://www.comune.savona.it/IT/Page/t05/view_html?idp=2582 ; da un po’ di tempo però nel centro cittadino sono apparsi due strani cartelli raffiguranti un simbolo del tutto nuovo. I due cartelli sono ben visibili poiché esposti in Piazza Giulio II e Corso Italia.. e l’aquila che fine ha fatto? Ed i cartelli che sono finiti a Savona da quale Comune provengono? Situazione alquanto grottesca; spero che chi di dovere si attivi immediatamente per modificare i cartelli e riportare il nostro simbolo tra le vie savonesi. Potrà sembrare agli occhi del lettore un banale errore ma purtroppo è solo una delle tante prove evidenti di come l’attuale amministrazione sottovaluti e non valorizzi l’immenso patrimonio storico che la nostra cittadina possiede.