lunedì 26 febbraio 2007

Oltre il danno, la beffa.

Questa settimana il Comune di Savona ufficializzerà la cessione all'Ata del parcheggio del Sacro Cuore. L'Ata, dopo una serie di interventi di ristrutturazione, rimetterà sul mercato i box e realizzerà un parcheggio a pagamento come quelli già realizzati in altre zone cittadine. Vorrei sottolineare però come il Comune abbia speso, negli ultimi 20 anni, ben 4 milioni di euro (soldi pubblici) per una struttura mai utilizzata e che ora necessita di un ulteriore milione per riparare ai danni subiti dal tempo e dai vandali.



Ora mi chiedo, perchè mai il Comune (o l'Ata) dovrebbe far pagare i cittadini per una struttura che dovrebbe già appartenere a loro da diversi anni? Inoltre, chi si assume la responsabilità di questa mala amministrazione? Diverse amministrazioni che si sono avvicendate nella direzione della nostra città e nessuna che si è mai assunta la responsabilità di risolvere i problemi del parcheggio. Spero sinceramente che il Sindaco e la sua Giunta possano ravvedersi e ritornare sulla decisione; va bene realizzare 102 box e cederli in concessione, ma è assolutamente ingiusto realizzare un parcheggio a pagamento in una zona dove i posti in superficie sono spesso insufficienti, specie nella stagione estiva. Il parcheggio deve essere gratuito poiché i cittadini hanno già pagato, sia in termini economici (4 milioni di euro) sia in termini di tempo (quasi 20 anni).

martedì 13 febbraio 2007

Un’usanza barbarica

Il foie gras (letteralmente “fegato grasso”) è il fegato malato di un’oca o di un’anatra che è stata sovralimentata forzatamente, più volte al giorno, per mezzo di un tubo metallico, lungo 20-30 cm, infilato in gola e spinto giù fino al raggiungimento dello stomaco. Per costringere il suo organismo a produrre il foie gras, l’animale deve ingerire un’enorme quantità di mais in pochi secondi. Questo comporta l’aumento delle dimensioni del fegato quasi di dieci volte superiore rispetto a quelle normali e lo sviluppo di una malattia nell’animale: la steatosi epatica.

Se l’animale cerca di divincolarsi quando il tubo gli viene inserito in gola, o se il suo esofago si contrae per conati di vomito, rischia il soffocamento e la perforazione del collo che gli sarà fatale.

L’inserimento del tubo comporta lesioni con conseguenti infezioni e dolorose infiammazioni. La squilibrata e forzata sovralimentazione causa frequentemente malattie dell’apparato digestivo, potenzialmente fatali.

Subito dopo ogni sessione di alimentazione forzata, l’animale soffre di dispnea e diarrea. L’allargamento del fegato comporta difficoltà respiratorie e rende doloroso qualsiasi movimento.
Il ripetersi di questo trattamento porta alla morte dell’animale alimentato forzatamente. Questi volatili vengono macellati prima che muoiano per queste conseguenze. In ogni caso, gli animali più deboli sono già moribondi al momento dell’arrivo nella stanza da macello, mentre molti altri non arriveranno neanche a quel momento: nel periodo di alimentazione forzata, il tasso di mortalità delle anatre è da dieci a venti volte superiore al normale.

Qui di seguito è riportato un video documentario sulle violenze subite da questi animali, per visionarlo escludi l'audio del televisorino a fianco e clicca play qui sotto:



NOTA: la visualizzazione on-line di questo filmato richiede il software scaricabile “Flash” (di Macromedia o altra versione).


Immagine: distinzione del sesso negli anatroccoli.


Puoi firmare la campagna on line per l'abolizione del foie gras, clicca qui ABOLIAMO IL FOIE GRAS

giovedì 8 febbraio 2007

La Regione Liguria vuole mettere in ginocchio il commercio


Commercianti in rivolta nell’ imperiese e nel savonese contro la nuova legge regionale sul commercio, in vigore da oggi. Sotto accusa la parte che prevede la chiusura domenicale e festiva degli esercizi al dettaglio in sede fissa. Tra i negozianti imperiesi regna il malumore è c’é già chi annuncia ricorsi e licenziamenti di personale.
“La nuova legge doveva essere discussa nei Comuni prima di entrare in vigore - ha detto Luigi De Negri, presidente della Confesercenti provinciale - invece non ci sono stati i tempi di discuterla. Si tratta di una normativa poco flessibile che non tiene conto delle zone turistiche. Può essere un modo di fare cassa, visto che alla terza infrazione è prevista la chiusura del negozio”. Contrarietà viene espressa soprattutto a Sanremo, dove il vicesindaco Marco Andracco ha già annunciato una richiesta di deroga alla Regione: “Sanremo - ha affermato - è una città turistica che deve essere in grado di accogliere gli ospiti anche nei giorni festivi, specialmente durante le manifestazioni che attirano grosso pubblico”. Della stessa opinione il presidente sanremese di Confcommercio, Romeo Giacon, ex assessore al Commercio cittadino: “noi siamo per continuare ad applicare le ordinanze presenti - ha detto -. Ci sono aziende che hanno sempre basato la loro economia sul fatto che esisteva la flessibilità e si sono attrezzate con un adeguato personale”. by ivg.it


Prima ci lamentiamo che non c’è lavoro e poi la Regione impedisce ai commercianti di lavorare nei festivi. Penso che non sia giusto mettere un limite alle aperture domenicali e festive; già spesso alla domenica non si trova un negozio aperto ed ora quei pochi negozi che hanno voglia di lavorare gli viene impedito. E’ scorcertante.. si parla tanto di liberalizzazioni e poi uno non è libero di aprire la propria attività quando lo ritiene più opportuno. Ci sono già leggi che tutelano i lavoratori, per cui questa legge è sicuramente inutile e dannosa. Inoltre mi chiedo, se i commercianti saranno costretti a chiudere nei festivi, lo stesso avverrà per i supermercati della grande distribuzione?

lunedì 5 febbraio 2007

Benzinai da domani in sciopero contro il decreto Bersani


Liguria. Benzinai liguri e della Provincia di Savona in protesta contro il decreto Bersani sulle liberalizzazioni del settore. La vendita libera di carburanti negli ipermercati e la cancellazione del vincolo sulla distanza minima tra un distributore e l’altro sono le misure più contrastate dai benzinai. Pompe chiuse, quindi, tra le 19 di domani e le 7 di venerdì sulle rete stradale, mentre sulle autostrade lo scioperop avrà inizio dalle 22 di domani e durerà 24 ore.

Il commento: da liberale penso sia giusto avanzare riforme economiche strutturali volte ad una maggiore liberalizzazione di beni e servizi, però purtroppo mi sembra che questo governo se la stia prendendo solo con i più deboli. Se vogliono ridurre il prezzo del carburante basterebbe eliminare tutte le accise statali e regionali che gravano sul suo prezzo. E’ palese come il governo stia “liberalizzando” solo a suo vantaggio o meglio dei suoi ipermercati Coop. Sarebbe interessante vedere come sono aumentati gli introiti dopo la vendita dei medicinali nelle cooperative così come ci guadagnerebbe vendendo benzina. Io questa la chiamo “concorrenza sleale”. Togli alla classe media per dare ai ricchi. I veri settori da liberalizzare sono altri, vedi Banche, Assicurazioni etc. perchè prendersela solo con farmacisti, benzinai e taxisti? Forse perchè la sinistra stessa, che governa questo paese, possiede banche ed assicurazioni?

Una dedica a Filippo Raciti


Da una canzone di Giorgio Faletti, da lui presentata a Sanremo 1994 e purtroppo ancora di tragica attualità:

Signor tenente
Giorgio Faletti
G. Faletti


(1994)

Forse possiamo cambiarla ma è l'unica che c'è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent'anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena
Sarebbe con me tutti vestiti di vento ad inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove
Minchia signor tenente che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio
Abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41 presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto c'asse vedesse che non c'era
E abbiam montato l'autovelox e fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i 50 fossero pure i 50 di età
E preso uno senza patente
Minchia signor tenente faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno
C'era l'asfalto che tremolava e che sbiadivo tutto lo sfondo
Ed è così tutti sudati che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l'esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventar così cattivo che dopo quasi non resta niente
Minchia signor tenente e siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare per poco più di un milione al mese
E c'è una cosa qui nella gola, una che proprio non ci va giù
E farla scendere è una parola, se chi ci ammazza prende di più
Di quel che prende la brava gente
Minchia signor tenente lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare per star seduto su una volante
La voce in radio ci fa tremare, che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura quanto ci tocca fare i conti
Con il coraggio della paura, e questo è quel che succede adesso
Che poi se c'è una chiamata urgente se prende su e ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente
Minchia signor tenente per cui se pensa che c'ho vent'anni
Credo che proprio non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni magari non mi farà rapporto
E glielo dico sinceramente
Minchia signor tenente

Canzone seconda classificata al 44° Festival della Canzone Italiana, Sanremo 1994.