domenica 13 marzo 2011
Spray al peperoncino in dotazione ai Ghisa
Posted on 8:22 AM by DF
tratto dal Corriere della Sera
MILANO - Spray al peperoncino per la polizia locale milanese. È la sperimentazione che prenderà il via tra una decina di giorni nel capoluogo lombardo. «Entro una decina di giorni arriveranno 26 dispositivi - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato - già ordinati, che verranno dati in uso a vigili istruttori di difesa personale e tecniche operative. Se il test si rivelerà positivo verrà presa in considerazione l'estensione della fornitura a tutti gli agenti che effettueranno servizi esterni sia per la sicurezza sia per la mobilita». Lo spray urticante scelto per i vigili di Milano è uno dei pochi omologati dal Viminale, in libera vendita nei negozi: si tratta di «key defender», ovvero uno strumento la cui modalità di erogazione della sostanza urticante avviene tramite getto conico. I modelli a getto balistico sono infatti vietati e rischierebbero di esporre gli agenti al rischio di denunce per porto abusivo d'arma. De Corato ha tenuto a precisare che lo spray non sarà uno strumento di offesa, ma di tutela dell'incolumità personale dei vigili, ricordando che nel 2009 sono state 153 le aggressione patite dai «ghisa» nelle operazioni di servizio a contrasto di abusivi, clandestini e ubriachi, calate nel 2010 a 110.
PISAPIA: SBAGLIATO MILITARIZZARE - «I cittadini hanno bisogno di istituzioni che comunichino serenità, e non di un vicesindaco che agita continuamente gli spettri della paura perché non ha altre idee da proporre alla città», è il commento di Giuliano Pisapia, candidato sindaco di Milano per il centrosinistra. «Il vicesindaco De Corato descrive una città perennemente sull'orlo della violenza - ha osservato Pisapia - ha un'idea cupa di Milano, ma la realtà è diversa: Milano non è una città pericolosa, e per questo ci sono già polizia e carabinieri che svolgono bene il loro lavoro». «Questo costante tentativo di militarizzare il corpo dei vigili urbani è sbagliato - ha concluso Pisapia - gli stessi vigili hanno spesso manifestato perplessità e imbarazzo al riguardo. I vigili hanno molti compiti da svolgere, l'ordine pubblico è solo un aspetto».
MAJORINO: PENSI A DARE LE DIVISE - «Invece di dare gli spray ai vigili, la Giunta Moratti pensi a dare le divise ai vigili, visto che il centrodestra ha proposto di tagliarle dal bilancio», è la critica del capogruppo Pd in consiglio comunale Pierfrancesco Majorino. A quanto riferito dal Pd, il centrodestra avrebbe infatti messo sul tavolo della trattativa per arrivare all'approvazione del bilancio un taglio al capitolo che riguarda le divise dei vigili urbani. Ma al di là della contesa sulla manovra, il Pd ha bocciato senza appello la sperimentazione degli spray al peperoncino. «Sono le solite fesserie di De Corato - ha attaccato Majorino - che dovrebbe spiegarci perché lui e il sindaco Moratti hanno tagliato in questi anni 480 uomini della polizia locale rispetto ai tempi della Giunta Albertini».
LA CONTROREPLICA - «Pisapia e Majorino hanno come sempre perso una buona occasione per fare silenzio», è la pronta controreplica di De Corato. «Mentre bocciano senza appello gli spray al peperoncino, la rossa Genova, dopo una sperimentazione di sei mesi, ha intenzione di estenderne l’uso a tutto il Corpo dei vigili, visti gli ottimi risultati. E un’altra amministrazione di centrosinistra, Modena, lo usa da tempo. Se queste sono fesserie allora sono in buona compagnia». «Lo spray al peperoncino - continua De Corato - è uno strumento di difesa personale, non certo di offesa. Strumento che viene sperimentato proprio per garantire ulteriore sicurezza ai vigili e alle vigilesse, che rappresentano il 30% del Corpo. Un dispositivo che ci è stato chiesto, tra l’altro, anche da una delle più rappresentative sigle sindacali di categoria. Tutto il resto è chiacchiera elettorale».
VIGILI DIVISI - Ma che ne pensano gli stessi vigili? C'è chi saluta la novità con grande soddisfazione, chi invece non nasconde le perplessità. «Finalmente sono arrivati - ha esultato Daniele Vincini, rappresentante della sigla autonoma Sulpm - gli spray sono lo strumento principe per la tutela personale degli agenti: in combinata con il distanziatore lo spray evita il contatto fisico con l'aggressore e scongiura situazioni di maggiore pericolo». Vincini fa parte dell'organizzazione che per prima ha chiesto l'uso degli spray e, come istruttore in tecniche operative, sarà uno dei primi agenti a maneggiare le bombolette nella fase sperimentale. Ma all'entusiasmo del Sulpm fanno da controcanto le proteste della Cgil. «Lo spray è solo un palliativo - ha attaccato Corrado Sciamanna, delegato Cgil - la tutela degli agenti si persegue con la formazione del personale, con l'invio di un maggior numero di uomini nei servizi più delicati e soprattutto evitando di farci svolgere compiti di pubblica sicurezza che toccherebbero ad altri». Più conciliante la posizione della Cisl. «Credo che ogni strumento di difesa sia utile - ha osservato Alfredo Masucci (Cisl) - considerando anche che noi agenti siamo chiamati a svolgere mansioni sempre più variegate. Credo che lo spray possa essere un deterrente in più contro le aggressioni».
Redazione online
11 marzo 2011(ultima modifica: 12 marzo 2011)
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