giovedì 18 ottobre 2007

Sì bipartisan. Soldi ai "cenacoli" di Alemanno e Pera, Tra i 363 capitoli molti riguardano parrocchie. Ma c´è anche la "Crusca" con 80 mila euro

Posted on 1:06 AM by DF

La Repubblica 09 OTTOBRE di CARMELO LOPAPA
ROMA- La "mancia" è diventata legge col consenso di tutti e nella massima riservatezza. Anche al Senato, lì dove di solito i due schieramenti si danno battaglia all´ultimo voto su ogni straccio di emendamento. Poco più di 18 milioni (e 375 mila euro, per l´esattezza), non spesi in precedenza, sono stati messi a disposizione dal ministero dell´Economia e ripartiti in un rivolo di 363 interventi per enti, associazioni, fondazioni segnalati da singoli deputati o senatori.Quello di giovedì 27 settembre è stato un pomeriggio di insolita concordia in Parlamento. Le commissioni Bilancio di Montecitorio e Palazzo Madama, con un semplice parere concesso nelle stesse ore hanno dato il via libera al provvedimento, detta appunto "legge-mancia", che per sua natura non necessita del voto d´aula. Unanimità, o quasi. Al Senato, nella commissione presieduta dal diessino Morando, c´è stato il solo voto contrario e «indignato» del verde Natale Ripamonti. Alla Camera, nell´organismo guidato da Duilio (Margherita), l´opposizione dell´ulivista Nicola Crisci. Va detto che tra i finanziamenti a pioggia compaiono beneficiari di tutto rispetto. Istituzioni di consolidata tradizione quali la Fondazione Istituto Gramsci e l´Istituto Luigi Sturzo (entrambe con 250 mila euro), ma anche decine di interventi conservativi di parrocchie o aiuti ad enti di volontariato.Ma nell´elenco - venti pagine - ci si imbatte anche in altro. Microfinanziamenti destinati a territori di origine dei parlamentari o a enti e fondazioni di più o meno chiara copertura politica. Qualche esempio? I 100 mila euro destinati alla Fondazione Nuova Italia, presidente Gianni Alemanno di An, oppure i 50 mila alla Fondazione Magna Carta di cui è presidente il senatore forzista Gaetano Quagliariello e presidente onorario Marcello Pera. Ma la partita è stata trasversale. Soddisfatto si può ritenere di certo il senatore mastelliano Tommaso Barbato, perché nel suo comune - Merigliano (Napoli) - finiscono 90 mila euro per l´associazione "L´altra Merigliano", ma anche 30 mila per l´associazione Quasimodo e 50 mila per ristrutturare la chiesa di San Vito. Anche i senatori sudtirolesi Manfred Pingzer e Helga Thaler potranno vantarsi dei 200 mila euro ottenuti per l´"adeguamento del campo di calcio per il FC Alto Adige Suedtirol". Alla Camera non è mancato chi, come il forzista Zorzato, è intervenuto per correggere un refuso nel finanziamento a cui teneva: 15 mila euro per il Comune di Arqua (Rovigo), e non "Auqua" come scritto in elenco. O come il leghista Garavaglia, per inserire il nome esatto del Comune di Conquio Trevisago (Varese). Ma ci sono anche i 10 mila euro per il Museo della Mountainbike di Chies D´Alpago (Biella) o i 50 mila per «i campi sportivi e il vestiario della scuola calcio del Circolo Ardisci di Como».«Il metodo - spiega l´unico contrario al Senato, Ripamonti - favorisce solo le clientele e l´inciucio: guarda caso la proposta è passata col 70% di segnalazioni della maggioranza e 30% dell´opposizione». Un lavoro che «non risulta coerente con le esigenze del Paese» ha protestato, unico alla Camera, Nicola Crisci (Ulivo). Il lavoro svolto è assolutamente improprio per i parlamentari». Ma è un «atto dovuto» ha tagliato corto durante i lavori il presidente di commissione Duilio, ulivista anche lui, sostenuto dal forzista Crosetto. «Tanto varrebbe - ha obiettato Maria Leddi Maiola della maggioranza - prevedere l´assegnazione a ciascun deputato di una quota pro-capite, affinché ognuno decida come utilizzarla nel proprio territorio».

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